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48 come sta risolvendosi il dramma dei tre popoli

dono a eliminare questi indigeni che non possono resistere loro nè per numero, nè per grado di civiltà. Ma la Francia è nella condizione opposta: non può eliminare gli indigeni, sibbene ne ha bisogno. Stabilire ciò e trarne la conseguenza che l’indigeno dominato prenderà la mano al dominatore, è tutt’uno.

Premessi tali schiarimenti, si capisce meglio ora che cosa è l’opposizione dei coloni franco-tunisini alla politica officiale d’associazione franco-araba; che cosa è questa politica d’associazione e che cosa sono i Giovani Tunisini.

I coloni parlano nel nome d’un egoismo, non possiamo dire di classe, non possiamo dire di casta, non possiamo dire di stirpe o nazionale; nel nome d’un nuovo egoismo, l’egoismo coloniale. Parlano nel nome dell’egoismo di tutti i francesi trapiantati in Tunisia, soprattutto dei più a fondo trapiantati, dei possessori di terre, e che non vedono, nè possono vedere più in là dei confini della Tunisia. È un egoismo angusto che non vede più in là dell’utile individuale, o al massimo della Tunisia. Nei loro fogli i coloni, combattendo contro la politica arabofila, sotto le loro parole di protesta francese celano la loro protesta di coloni franco-tunisini che da quella politica si sentono minacciati nel loro utile coloniale.