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i figli di pantelleria 45

qualcosa: ci sono ora in quattro ufficii postali del sud commessi indigeni; ma si chiede di più: si chiede che le esclusioni in genere siano abolite. Finalmente i Giovani Tunisini chiedono qualche riforma anche per la conferenza consultiva. Questa conferenza è composta di 36 francesi divisi in 3 collegi, 12 agricoltori, 12 commercianti e operai, 12 varii, avvocati, funzionarii e simili, e di 16 arabi. Le due sezioni, l’araba e la francese, si radunano in separate sedi, perchè altrimenti la prima sarebbe esposta a non graditi trattamenti per parte della seconda; e si riuniscono soltanto 3 membri dell’una e 3 membri dell’altra in una sorta di consiglio superiore. E i francesi sono eletti da voto pubblico, mentre gli arabi vengono scelti dal governo. Ora i Giovani Tunisini vorrebbero che anche gli arabi fossero eletti dal popolo arabo.

Queste ed altre riforme simili chieste dagli arabi non possono non essere bene accolte da una democrazia occidentale in genere, dalla democrazia francese in ispecie. Si ripensi anche al rammollimento umanitario di cui sono infette in Europa le classi colte e in Francia i professori di socialismo sul tipo del Jaurès, e parrà ovvio prognosticare per le sopraddette riforme un buon successo. Del resto, sollevare un popolo, anche il po-