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contro il dominatore francese 37

degli interessi franco-tunisini in conflitto con gli indirizzi politici che vengono di Parigi, sono alcuni indipendenti delle classi colte, sono giornali. C’è una Tunisie Française che mena una campagna acerrima contro la cosidetta politica d’associazione. «In grazia di questa politica (scriveva giorni sono il foglio tunisino) l’indigeno, già poco disposto ad amarci, s’accorgerà ben presto del poco conto che fa di noi il nostro stesso governo, e da questo a rifiutarci ogni obbedienza necessaria in un contratto di lavoro, è breve il passo. Presa padronanza, l’arabo affetterà disdegno per il colono, lo molesterà da principio nelle piccole e poi nelle grandi cose, e sicuro di trovare l’impunità presso i poteri pubblici e l’indulgenza cieca nell’amministrazione, farà il comodo suo e gaiamente distruggerà tutti gli sforzi fatti sin qui per condurre a bene una colonizzazione difficile, arrischiata, e per avvantaggiare lui stesso. Il colono francese allora, alle prese col rigore d’un clima torrido, le stravaganze d’una cultura per cui l’acqua è sì capricciosa, gli impacci della amministrazione e le sue taccagnerie, la pigrizia atavica de’ suoi «associati», si disgusterà di quest’ultima e dell’ingiustizia della madrepatria. E a poco a poco si ritirerà lasciando campo libero agli italiani che