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da un altro lato, come dissi, forza, in quanto combattendola la costringeva a combattere, e costringeva a combattere le classi, e una ne temprava, la sua, e le temprava tutte. Non è difficile dimostrare che la borghesia uscì migliorata dalla lotta di classe; e potremmo citare più d’un’industria che n’uscì più energica, più d’una regione che n’uscì più laboriosa; e in quanto alla stessa nazione, avrebbe molta attrattiva enumerare i varii elementi nuovi, uomini e cose, che portarono alla conquista di Tripoli, a questa brigantesca avventura nazionalista, e vedere, come si potrebbe vedere, in che modo non pochi di essi furono la naturale e salutare reazione, economica e morale, di ragionamento e d’istinto, contro il socialismo internazionalmente pio, nazionalmente empio, e nemico delle avventure quanto i pedanti tra gli uomini e le ostriche tra gli animali. Nulla è del tutto cattivo, come nulla è del tutto buono. E il socialismo fu per lo meno buono per la reazione, diciamo pure per il disgusto, che finalmente suscitò. Fu buono non tanto in sè quanto per il suo metodo, la lotta la quale, non meno del parassitismo, è condizione universale di vita. Tornando adunque a noi la conclusione è questa: ciascuno al compito suo, il socialismo alla lotta di classe, i commercianti e gli indu-

Corradini, Nuovo impero. 15