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204 meditazione sull'acropoli

tutto il mondo legge ancora, come se fosse la sua storia contemporanea, lo straordinario romanzo che fu composto qui più di duemil’anni fa nel giro di pochi anni, in questa conchetta larga appena una spanna, tra questi monticelli, dinanzi a quella vasca di mare?

Questo perchè sta nella sua bellezza, sta nella sua arte?

Io son tornato anche stasera sull’Acropoli; come l’anno scorso così anche quest’anno ci son tornato quante volte ho potuto; la conosco all’aurora e al tramonto, l’ho vista sorgere dalla prima luce del giorno, sparire nell’ombra della notte; ho percorso palmo a palmo, coi piedi o con gli occhi, le rocce de’ suoi fianchi e la roccia del ripiano; sino a un anno fa avevo desiderato ardentemente di vederla, per tutt’un anno l’ho rivista dentro di me, in questi giorni è ancora la mia meta; non c’è forse ora del giorno della quale non abbia visto la varia luce filare tra le colonne del Partenone. Ho visto attraverso a queste colonne di cui il marmo è diventato oro, tutta la corona che fanno l’Imetto, il Pentelico, il Parnès, Salamina, Egina e il mare colorarsi di tutti i colori dal viola al fuoco. Ho visto questa corona costruita dalle mani della natura e questo gioiello d’oro costruito