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l96 le tre soluzioni:

noi. Vogliamo dunque senz’altro annettere le isole alla Grecia? Ma anche la Grecia avrebbe l’avidità, diciamo più delicatamente l’aspirazione, e anche giusta, se si vuole, senza però avere la forza la quale pure è giusto che ci sia. La Grecia non ha ancora abbastanza forza per sè per poterne partecipare fuori di sè: quella forza di suscitare o di resuscitare la vita che è il principio di diritto tanto delle nazionalità quanto degli imperi, dinanzi alla storia, dinanzi alla civiltà, dinanzi alla specie. Più lontane dalla Grecia a cui ora apparterrebbero, che non dalla Turchia asiatica a cui non apparterrebbero più, le Sporadi abbandonate ancora a se medesime, separate ancora le une dalle altre, continuerebbero nella loro progrediente morte, il che un’altra volta contro loro medesime sarebbe iniquo.

Resta la terza e ultima soluzione, l’italiana, la sola buona, giusta, seria: vale a dire che le isole, senza che sia necessario discutere ora la forma, restino in sostanza a noi.

Non si è ancora, io credo, in Italia visto bene quanto ciò sia importante e per quali ragioni. I miei amici continuamente, prima che io partissi dall’Italia, mi domandavano incontrandomi per la via: — Credi che l’Italia restituirà le isole? — E senza aspettare la risposta si rispondevano da se me-