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le opere italiane a rodi 173

discordia, sibbene discussione d’idee fra di loro nasce, questo è soltanto perchè ogni direttore d’ufficio vuole dare la massima espansione alle cose sue, non per ambizione, sibbene per uno zelo di attività che mostra lo stato presente di ottima sanità morale del popolo italiano. Bisogna far bene avvertenza alla distinzione fra quello zelo di attività e di ufficio che è frequente nei popoli i quali incominciano a costruire, e quella ambizione individuale che è più frequente nei popoli già avviati verso la decadenza. Noi nella Libia e nell’Egeo non abbiamo certamente numerose aquile; novizii colonizzatori, non possiamo avere numerosi pratici coloniali, ma abbiamo numerosissimi valentuomi e galantuomi, uomini di buona volontà. Il popolo italiano appare oggi, grazie a Dio, fuori dei confini un popolo di galantuomini; e la vita nazionale italiana appare in un perfetto stato di galantomismo, vale a dire, di coordinazione e di subordinazione perfette di ognuno e di tutti agli ordini costituiti. La macchina va. E i congegni di questa macchina che va, si vedono netti non tanto in Italia quanto a Tripoli e a Rodi. Noi, per mandarli a Rodi e a Tripoli, non facciamo la scelta de’ pochi uomini migliori; mandiamo senza dubbio quelli che ci sembrano adatti, ma non