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Rodi, Luglio.

Partii qualche mattina fa da Rodi per Kos sopra una navicella greca. Navigammo vicini alle coste asiatiche con assai vento. Le coste asiatiche e quelle dell’isola che fanno, come dissi, un gran canale a somiglianza del canale di Corinto, ma più largo e maestoso, avevano sopra alle loro cime qualche velo di nubi bianchicce. In faccia, a prua, un po’ più verso destra stava Simi. Una nave veniva dalle coste asiatiche, una da Simi, una vela rossa vagava per il mare.

L’Asia che m’attirava, l’Asia antica e nemica, che tante volte dalla strada di Trianda e da Kum Burnu avevo vista tingersi dell’azzurro stesso del mare e non essere più solido, ma una forma di colore e di luce fra mare e cielo e partecipante dell’uno e dell’altro, m’appariva ora per la vicinanza qua-