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130 in pellegrinaggio a psithos

demmo tra molto verde e fontanelle d’acqua e risalimmo ancora per sentieri petrosi, finchè due ore circa prima del tramonto avvistammo Psithos. Arrivammo sopra una gran forra, Psithos biancheggiava in fondo in fondo, giù in costa, alla nostra destra. Cavalcammo ancora e giungemmo al punto su cui il 16 Maggio le artiglierie della colonna Ameglio si misero la prima volta in batteria, a un tre chilometri dal paesello. Ormai eravamo sulla traccia visibile dell’azione, ci spingemmo avanti ancora per un chilometro e toccammo il punto su cui le artiglierie si misero in batteria la seconda volta. Non vidi mai paese alpestre meglio posto in un riparo d’alture. Psithos s’adagia in costa, tutto bianco, in una conca verde, piena d’alberi. Ormai con gli occhi della mente abbracciavo l’isola intera, vedevo le tre punte del triangolo Rodi-Kalavarda-Malona, le tre strade convergenti, le tre colonne marcianti. Qui s’erano collocate le batterie da montagna della colonna Ameglio, e questa bipartitasi, parte, il 34.°, procedeva sulla cresta delle alture stringendo e avvolgendo Psithos alla nostra destra; parte, il 57.°, era discesa nell’avvallamento e risalita sul rialzo di contro stringendo e avvolgendo Psithos alla nostra sinistra. E i bersaglieri venuti da Kalopetra stavano nell’arco di cerchio tra il 57.° e il