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124 in pellegrinaggio a psithos

racconto degli ufficiali, che anche quelli che restavano indietro, raggiunsero sempre i compagni e furon tutti presenti sulle linee del fuoco. C’è uno stato sublime dell’uomo ed è quello in cui l’uomo, nel compiere il suo dovere essendo giunto al termine delle sue forze, fa dello stesso sentimento del dovere la sua forza, va avanti e tocca il fine. Sulle alte rocce che cerchiano il villaggio di Psithos, si operò in questo stato di sublimità che fu dei soldati, degli ufficiali e dello stesso generale Ameglio. — Quando la sera del 17 smontai di cavallo, egli stesso mi confessò, mi tremavano le gambe. — Egli pure aveva fatto ciò che aveva comandato, ed aveva comandato ciò che era necessario fare.

Per questo, Psithos, nonostante la piccolezza del combattimento e il numero dei combattenti, dei vincitori e dei vinti, è glorioso, è militarmente e moralmente esemplare, avrà sempre per gli italiani una straordinaria efficacia d’educazione morale. Le battaglie sarebbero orridi carnai, se non fossero capaci di emanare questa virtù che le rende belle, sopra ogni altra opera umana: la virtù che insegna agli uomini a superare se medesimi non soltanto oltre la morte, ma oltre il patire, il che è ben più grave. Psithos, la piccola Psithos, il bianco