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112 sopra la città - il campo degli alpini

nella mia memoria, perchè sarà edificante, ed anche perchè ci servirà per incominciare ad estendere le nostre cognizioni dalla città all’isola, per vedere che cosa questa è oggi, e che cosa s’incammina a diventare sotto di noi.

Un paio di settimane fa, una sera, ero stato un’altra volta verso il villaggio di Asguro, dove gli alpini fanno la strada. Prima, ero passato per Rodino dove altri soldati, i fucilieri del 57.°, stavano in festa cantando canzonette popolari ed eseguendo esercizi di forza tra i platani e le fontane, in presenza de’ loro ufficiali e del loro colonnello Vanzo che ha il pensiero del reggimento come un padre del suo unico figliuolo. Proseguendo la mia passeggiata giunsi agli alpini, ma visti gli ufficiali che desinavano sotto una quercia, per non disturbarli tirai di lungo. Uno di loro mi raggiunse, mi accompagnò per un po’ di tratto, poi altri, poi tutti, e m’invitarono per la Domenica dopo.

La mattina della Domenica tornai all’accampamento degli alpini e trovai il capitano Trivulzio che faceva la visita de’ soldati. Il capitano Trivulzio, gran soldato al cospetto di Dio, veterano d’Affrica, ha pratica di malattie e di medicine, e quella mattina sul piazzale dove sotto una gran quercia sorge