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98 rodi dei turchi e de’ cavalieri

piramidi di palle di ferro come gli artiglieri del cinquecento le disposero, la ruggine le ricoprì, nè mano umana le toccò più.

La vita de’ Cavalieri, quel loro stato mistico d’avventura, di fede, d’armi e di nobiltà, riassunto del Medioevo europeo che si formò sul limitare de’ tempi moderni, appare ancora dentro questo labirinto di vicoli che salgono, sotto queste fughe d’archi. E poichè andando solo, nella solitudine dei luoghi, nel silenzio del vostro spirito che uscì da voi per spirare nel sogno di ciò che fu; poichè andando solo passate dinanzi all’albergo d’Inghilterra, dinanzi all’albergo d’Italia, dinanzi all’albergo di Francia, dinanzi all’albergo di Tolosa, dinanzi all’albergo di Spagna e di Portogallo, vi appare quella solidarietà delle genti europee che l’avventura, la fede, le armi e la nobiltà produssero nel nido costrutto sulla piccola isola mediterranea, tra il sepolcro di Cristo e Costantinopoli di Solimano. Quelli alberghi, piccoli e maschi, tutti di pietra, ora d’oro come la pietra de’ bastioni, ora anneriti dalle intemperie, raccolti dentro lo spazio di cinquecento metri salgono verso la cima della collina dove sorgeva la chiesa di San Giovanni che era di tutti, dove sorgeva il palazzo del Consiglio Generale che era di tutti, dove sorge il palazzo del Gran