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Rodi, Luglio.
Dentro la sua cintura d’oro tra il monte fiorito e il mare la città di Rodi è un rifugio del passato, intatto. È, a male agguagliare, ciò che è sulle colline toscane San Gimignano dalle belle torri, ultimi rifugi del passato e del mistero, per la contemplazione ed il sogno.
Rodi resta quale i Cavalieri la lasciarono il giorno, l’ora della resa. Da quell’ora i turchi vi abitarono come in un attendamento che si logora e si distrugge, e non si muta; e così i turchi abitarono, prolificarono, logorarono, distrussero, ma non mutarono. Penetrate in un vicolo tutto cavalcato da archi di pietra, in fondo al quale sta in sentinella un soldato italiano, e passando gettate uno sguardo attraverso una porta dentro uno stanzone oscuro, annerito e putrido di salsedine marina, nel quale stanno
Corradini, Nuovo impero. | 7 |