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86 da trianda, sul monte smith,

Capo Alupo della Doride sale su contornando Rodi e quasi abbracciandola per antico amore. Il monte per la vicinanza ha il colore del monte, il colore dell’argilla e della roccia, ma appare arrubinato da un interno spirito di fuoco, e sopra ha uno spirito di colore misto del turchino del mare e della chiarìa celeste, e sopra ancora, tutta quella plaga di mare, di monte e di cielo, ha lo spirito dell’oro diffuso dai raggi solari. L’occhio vide altrove lo stesso, ma non così. Più in là le montagne d’Asia sono ancora così vicine da vedersi nette attraverso l’aria pura, e già così lontane da trasfigurare nella luce raggiante tra mare e cielo. Il loro colore è divinamente medio fra quello del mare e quello del cielo. Sembra il turchino carico del mare che salga e salendo s’alleggerisca per farsi degno di toccare la leggerezza celeste del cielo. Poichè di lontano le montagne appariscono più leggiere del mare vicino. Sembra la materia che salga per i gradi del colore a diventare spirito. Questo volere umano delle cose sta dinanzi ai nostri occhi a Rodi. Finchè il ramo d’Asia sale su ancora, sempre più tenue verso Marmaritza e si perde, e il lago ritorna mare aperto.

Rodi si conosce a Trianda, sul monte Smith, lungo i bastioni.

La strada di Trianda che fa cornice alla