Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Serate in famiglia | 81 |
«Qui ho trovato delle gioie tranquille e non mi pento della mia risoluzione, ho degli amici che mi vogliono bene, ho i miei fiori, gli uccelli che ritornano ogni anno a fare i nidi sotto al mio stesso tetto. Quando poi avevo vostro zio che era stato un mio compagno del quarant’otto e non si stancava mai di ricordare quel tempo, io non desideravo nulla di più, e proprio bisogna dire che il Signore mi vuol bene; dopo che m’ha dato il dispiacere di togliermi quel buon amico, ecco che siete venuti voi ed io posso ritornare in questa casa, che mi ricorda tante cose, e vi vedrò ritornare tutti gli anni come gli uccelli dei miei nidi; crescere, poi magari prendere il volo, finchè un giorno o l’altro lo prenderò io il volo. Intanto, l’avervi conosciuto sarà una consolazione dei miei ultimi anni, e poi sono certo che resterà qualcuno a ricordare il vecchio curato, non è vero?
— Ora deve star qui tanti anni con noi, non dobbiamo pensare a malinconie, — dissero in coro i ragazzi.
— Anzi, — soggiunse il Damiati che avea terminato di ripassare il compito di Carlo, — la signorina Maria dovrebbe raccontarci le avventure d’un altro piccolo eroe.
— Questa sera, no, — disse Maria, — una bella figura farebbero i miei eroi dopo i discorsi