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Una passeggiata | 71 |
— È stato per non salutarci; domanda anche a Carlo come questa mattina sono passati davanti a noi in carrozza senza nemmeno degnarsi di guardarci.
— Non vi conoscono e non si saranno accorti di voi, che non siete poi dei personaggi illustri.
— Ma Alberto è stato alla scuola elementare con me? — disse Carlo.
— Non se ne ricorderà; ma perchè volete occuparvi degli altri? Pensiamo a godere piuttosto della nostra passeggiata.
Ma Elisa che sperava di far amicizia colla signorina Guerini era imbronciata, Giannina ed Angiola correvano avanti per fermarsi a coglier fiori e Mario raccontava a Vittorio che voleva fare la caricatura di Alberto Guerini quando passa tutto superbo sul suo velocipede, senza degnarsi di guardare i miseri mortali che camminano lungo la via.
— Vedi, — diceva, — voglio disegnarlo in tre tempi: prima nell’atto che passa superbo lungo la strada, poi quando scende impetuosamente da un declivio, e finalmente nel punto che cade in un fosso colle gambe all’aria e il cappello un miglio distante.
Maria parlava invece col professore Damiati domandandogli consigli sul modo d’educare i