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In campagna 29


ma di questa stagione anche la politica tace, — disse Damiati alzando gli occhi e salutando.

— C’è qui la signorina Morandi che desidera conoscerla, — soggiunse don Vincenzo.

Il professore salutò Maria e fece una carezza a Mario che gli era vicino, mentre gli altri ragazzi avevano fatto circolo intorno al cane.

— Ho inteso parlare di lei, — disse Maria, — e speravo proprio incontrarla, anche perchè desidererei un favore.

— Dica pure, se posso esserle utile....

E un po’ timidamente, quasi tremante, gli disse come era imbarazzata per Carlo, temendo che da solo non potesse studiare, e lo pregava che gli volesse dare qualche lezione, qualche suggerimento....

Il professore disse che proprio quando era in campagna avea deciso di riposare e di non obbligarsi a dar lezioni, ma essendo tanto vicini avrebbe fatto un’eccezione, sarebbe stato felice di andar a passare qualche ora nella loro compagnia, e così quasi conversando avrebbe potuto aiutare Carlo nei suoi studii.

— Mi farà un vero regalo, — disse Maria, — scusi, sa, se sono stata un po’ ardita di chiederle un favore così subito, senza conoscerla, sono tanto umiliata di non potere aiutar io mio fratello, perchè di latino non so proprio nulla.