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24 | piccoli eroi |
quei fagioli che s’arrampicano lungo il muro, e quella insalatina fresca; voi ragazzi, quando avrete riposto nei cassettoni la vostra roba, coglierete un po’ di quell’insalata per pranzo.
Ma nè Carlo nè Mario non se la sentivano di lavorare, volevano correre e divertirsi; invece Angiolina si mise subito all’opera con una prontezza che fece meravigliare Maria.
Essa l’aiutò a disfare i bauli e le casse, a scopare le camere e spolverare le mobiglie con un’abilità da vera massaia.
Giannina voleva imitarla, ma non ci riusciva, invece di radunare la polvere in un mucchio per poi raccoglierla nella cassetta delle spazzature, la sparpagliava per la stanza e dovette rinunciarvi.
— Sei ancora troppo piccina. — disse Maria, — dovrebbe piuttosto farlo l’Elisa.
Ma Elisa invece perdeva il tempo ad osservare le stampe attaccate alle pareti del salotto, rappresentanti la leggenda del Figliuol prodigo, ed i mobili, che guardava con aria sprezzante, trovandoli vecchi e di cattivo gusto.
Al pianterreno non c’erano che tre stanze, la cucina, il salotto grande, spazioso, con tre finestre, ammobigliato con una tavola rotonda nel mezzo e intorno un canapè coperto di damasco di lana verde, due poltrone uguali, e delle sedie