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284 | piccoli eroi |
proprii figli da educare, rifiuterebbe l’amore e la felicità?
— Certo, finchè i miei fratelli avranno bisogno di me.
— Cioè, finchè le sue sorelle avranno trovato marito, e i suoi fratelli una occupazione.
— Naturalmente.
— Ma sarà vecchia allora?
— Pazienza, sarò contenta d’aver compiuta la mia missione.
— Lei è una santa che vorrei adorare in ginocchio, — disse il professore.
Intanto erano tutti rientrati, e quando furono seduti intorno alla tavola, la conversazione si fece generale.
I ragazzi volevano che Maria raccontasse la storia d’un altro piccolo eroe, ma le era impossibile: non ne avea voglia; poi la sua collezione era esaurita.
Allora il professore disse ch’egli sapeva la storia d’un eroe che valeva più di tutti quelli di Maria.
— Ce la racconti, — disse Giannina.
— Andiamo, incominci, ch’io farò le illustrazioni, — saltò su Mario.
— La storia del mio eroe, o meglio della mia eroina, si racconta in poche parole, — disse il Damiati.