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276 | piccoli eroi |
sistito alla scena, s’era avvicinato tutto ansioso al figlio che aveva le carni del braccio un po’ strappate, ma era vivo, e si capiva che la ferita non era pericolosa.
— Ringrazia Pinella — gli disse — se non sei tutto stritolato e ridotto una massa senza forma; che cosa hai fatto? Dove avevi la testa per metterti a quel rischio?
Egli non rispondeva; confuso, avvilito, si lagnava del suo braccio, quantunque il medico chiamato in fretta avesse dichiarato che la ferita non era pericolosa.
Passato quel primo momento di confusione, tutti ammirarono la prontezza e la bravura di Pinella, e prima di uscir dallo stabilimento gli fecero una ovazione, e quasi lo portarono in trionfo.
Egli si schermì; era timido e tutto quel chiasso gli dava noia; chiese solo di ritornare a riprendere il suo posto preferito accanto alla macchina.
— Ti daremo un posto migliore, —