Pagina:Cordelia - Piccoli eroi.djvu/280

272 piccoli eroi


teressante sui fogli che uscivano stampati.

E Gigi non mancava di far osservare ai compagni quei momenti di distrazione.

— Guarda come è incantato, — diceva al padre accennando Pinella. — Se fossi io al suo posto!

E un giorno che Pinella rimase a casa ammalato, egli riuscì ad impadronirsi di quel posto e decise che non glielo avrebbe mai più lasciato.

Quando Pinella ritornò all’officina e trovò occupato il suo posto, sentì come un colpo al cuore, e soffocato dall’ira, avrebbe voluto salire sulla macchina e strappare di là il suo compagno, ma, di carattere dolce e non sentendosi forza di lottare con uno più forte di lui, si contentò di dire:

— È una cattiva azione.

E da quel giorno non parlò più a Gigi, e gli tolse il saluto; ma quando passava vicino alla sua macchina, si sentiva venir le lagrime agli occhi.