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L'eroe dell'officina 271


servava tutti i movimenti, si chinava per vederne l’interno, e si arrischiava a domandare qualche spiegazione.

Quando era a casa, pensava sempre alla macchina, ed era felice la mattina di andare al suo posto; ci si divertiva e gli pareva quasi di trastullarsi con un balocco, e le voleva bene come se fosse una sua creatura.

Gigi soffriva nel vederlo lieto e contento sull’alto della macchina, che appena appena si degnava di guardarlo, e quando gli passava vicino gli faceva sempre delle boccacce, oppure cercava di sgualcire i fogli ch’egli teneva ammucchiati accanto a sè, pronti ad essere stampati.

Gigi aveva giurato in cuor suo di rubare il posto all’amico, e sperava di riuscirvi.

Il solo difetto di Pinella era di star qualche momento come incantato a guardare i movimenti della macchina, oppure di fermarsi a leggere qualche brano in-