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La cucitrice di biancheria 19


— Anch’io mi sono ingannata, — disse Elisa, — non è una villa la nostra, ma una casa, lo ha detto Maria, poi vedrai, ma non aspettarti grandi cose, — e diede un sospirone, contenta d’aver rimediato alle esagerazioni dei giorni passati.

— Sarà sempre troppo per me; mi basta un po’ di aria libera e vedere degli alberi verdi. Che gioia, che felicità! — e si mise a saltare e a battere le mani.

Ad un tratto si fece seria e disse:

— Ma e tu mamma resterai sola! non ho cuore di lasciarti.

— Ora sto bene, e sono contenta che tu vada a divertirti; non pensare a me, la sera ho il babbo e di giorno ho la mia macchina che mi tiene compagnia; piuttosto ringrazia queste signore che hanno voluto farti questa sorpresa.

Angiolina si avvicinò a Maria e, — Grazie! le disse volendo baciarle le mani, ma essa la baciò in volto, poi volle che la signora Merli riprendesse il lavoro interrotto, anzi la pregò che le mostrasse come poteva lavorare così speditamente e tanto bene.

— Ci vuole un po’ d’abitudine e d’attenzione, — disse, e le mostrò come si dovea infilar l’ago in modo che il filo avesse una tensione uguale, e dove si dovea mettere il lavoro e come biso-