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voi riposate in seno alle vostre famiglie, senza pensieri nè preoccupazioni, egli invece pensa a tutta la sua azienda, consuma il cervello sui registri, è turbato da mille incertezze, affranto dalla fatica e dalla responsabilità della fabbrica immensa a cui deve dare l’impulso, non ha un minuto di pace, e voi invece di aiutarlo, gli mettete dei bastoni nelle ruote; quanto siete ingrati! Pensate a quello che era questo paese quando non c’era lo stabilimento Guerini, a quello che eravate voi, condannati a sudare per lavorare una terra sterile, senza un raggio di sole nella vostra vita, senza una speranza per i vostri figli.

«Ora avete il benessere, l’agiatezza, guadagnate abbastanza per vivere e se avete giudizio potete far anche qualche risparmio; alla fabbrica potete occupare i vostri figli; se siete intelligenti, se amate il lavoro, potete riuscire a guadagnare una bella mercede, e la quiete per la vecchiaia; e tutto questo a chi lo dovete? Al signor Guerini. È inutile che facciate rumore, è proprio così. Egli era ricco senza di voi, e v’assicuro che avrebbe potuto vivere benissimo e forse più tranquillo, con quello che possedeva; ma pieno di vita, di coraggio, odiando l’ozio che avvilisce, pensò di adoperare le sue ricchezze per ampliare la piccola filanda lasciatagli dal