Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
L'eroe della montagna | 235 |
— Ti prometto di ritornare, e di portarti notizie di babbo.
Prese una bisaccia di tela, con alcuni viveri, si munì di un bastone ferrato, e di corde, si fece seguire dal suo cane che non lo abbandonava mai, e s’avviò sulla montagna senza ascoltare le preghiere della mamma che temeva di perderlo.
Salì il sentiero lubrico del monte pieno di speranza, seguendo la via che soleva tenere suo padre. Camminò, avanti avanti, sempre salendo per ore intere, ora in mezzo alla fitta nebbia, ora sotto ad una pioggia che gli arrivava alle ossa; sempre cercando intorno a sè le tracce del passaggio del padre; nella notte si ricoverò in un rifugio, e quello fu il primo posto dove trovò segni del passaggio di persone viventi: in terra vide dei resti di viveri, poi la paglia coll’impronta di due persone, che dovevano aver dormito la notte, ed una di quelle impronte era proprio della