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226 | piccoli eroi |
— Domani non sarò più qui — pensò, e quasi senza volerlo i suoi occhi le si empirono di lagrime.
Quando fu seduta a tavola disse:
— È l’ultimo giorno che pranzo con voi.
— Vuoi restare finchè stiamo tutti? — chiese Maria, — a noi fai piacere.
— Ho la mamma che m’aspetta, — rispose Angiolina.
— Ma ritornerai l’anno venturo — disse Maria.
— Per me sarei tanto contenta, e vivrò tutto l’anno con questa speranza.
Poi volle a tutti i costi portare con sè alcuni lavori che Maria dovea fare.
— Li terminerò io — disse; — così occupandomi dei vostri lavori mi sembrerà d’esser meno lontana da qui. — Poi soggiunse: — Mi dispiace per tante ragioni andar via, anche perchè non sentirò più raccontare le belle storie di Maria.
— Belle o brutte, te ne leggerò in città, — disse Maria, — intanto mi si presenterà forse l’occasione di aggiungerne delle altre.
— Ci vedremo dunque anche in città?
— Certo.
— Come sono contenta! mi dispiace meno d’andar via.
Poi voleva dire tante cose per esprimere la sua riconoscenza, ma non aveva coraggio.