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214 piccoli eroi


— Oh bello! — disse Giannina fermandosi davanti ad un grande telaio, dove erano tesi in bell’ordine dei lunghissimi fili, e una spola correva avanti e indietro con grande rapidità, formando, dove passava, una tela fitta e compatta.

— Pare un topolino! — esclamò Mario.

— Ecco, vedete, questo è l’ordito, — disse il professore Damiati, — e il filo che lo attraversa guidato dalla spola è la tessitura; badate come quando la spola è passata, con un macchinismo quasi automatico, una metà dei fili s’abbassa e l’altra metà si alza perchè i fili che devono essere intrecciati si alternino coi fili trasversali.

— E che cosa sono tutte quelle spole? — disse Carlo.

— È per fare un tessuto di colori diversi; ogni colore ha una spola, e l’operaio deve stare attento di cambiarla al momento giusto.

— Come è bello! — disse Vittorio, — mi piacerebbe star qui tutto il giorno, — e intanto guardava sotto alle macchine, cercando di scoprire il loro meccanismo, si arrovellava il cervello in mezzo a quell’intrecciarsi di ruote e di cilindri, e diceva che gli pareva impossibile, che tutte quelle macchine così esatte e perfette, fossero fatte dagli uomini.