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14 | piccoli eroi |
— Può dire d’esserne uscito per miracolo, e se non lo salvavo io....
— Ne fece qualcuna delle sue? — chiese Maria.
— Guardi! — rispose il professore, e levò di tasca un pezzo di carta che mostrò a Maria, dicendo: — Questo è il professore che assisteva all’esame, se l’avesse veduto, pensi che classificazione gli avrebbe data!
Era una buffa caricatura che faceva ridere anche non avendone voglia.
Mario rideva e diceva:
— Era troppo bello con quel naso a punta e con quella barbetta; non ho saputo resistere alla tentazione di disegnarlo.
— Pensi, — soggiunse il professore, — che egli m’ha chiesto che cosa facesse colla matita il signorino. Io m’avvicinai, vidi di che si trattava e prendendogli la carta risposi: È uno sgorbio, e dissi a Mario che quella non era l’ora di disegnare; l’ho salvato per miracolo.
— Grazie, — disse Maria al professore, poi rivoltasi a Mario lo rimproverò.
Non poteva perderlo quel brutto vizio di mettere tutti in caricatura?
E Mario rideva e diceva:
— Era troppo bello; era troppo bello.
E il professore salutando Maria, le susurrò a bassa voce: