Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Carmela | 205 |
— Sei stata tu, non è vero, a far decidere il padre? Quanto sei buona! E fosti anche tu quella che ci portava sempre il pesce, e pensava a noi?
— È stato chi è stato, e non se ne parli più; il babbo vi perdona, ed è contento di ritornare con voi; andiamo. — E le trascinò fuori, fino in fondo alla strada, dove Giovanni e Gennaro l’aspettavano.
— Ecco, babbo, oggi tutti devono esser felici, abbraccia la mamma e Graziella! — Poi presentò il suo sposo.
— Che bel giovane! — disse Anna. — Si diventa buoni quando si hanno di quelle fortune! — soggiunse ironicamente.
— Io la sposo, perchè Carmela è sempre stata buona, — disse Gennaro, — perchè ho saputo l’assistenza che ha fatto a Giovanni quando fu ammalato, e penso che se mai mi capiterà una disgrazia simile, non mi lascerà morir solo come un cane.
— Basta, basta, — disse Carmela, —