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Carmela | 197 |
— Badate, è una malattia contagiosa, non vi avvicinate troppo a vostro padre — essa non gli dava retta, e si contentava di lavarsi col sublimato corrosivo o coll’acido fenico, dicendo:
— Faccio queste cose, perchè voglio star bene e poter assistere mio padre, e che non resti solo; ma per me, non m’importa di nulla.
Per parecchi giorni sopportò le più crudeli sofferenze; avvilita dall’impotenza di recar sollievo al povero infermo. Vi fu un momento che il padre, in preda ad una febbre ardente, voleva gettarsi dalla finestra, ed essa temè di non aver abbastanza forza per trattenerlo. Nè poteva far assegnamento sull’aiuto di alcuno, perchè tutti fuggivano la loro casa come se fossero appestati, ed essa era alla disperazione; sola, col padre delirante, che voleva alzarsi, che non la riconosceva più, e la cacciava via. Fortunatamente quel periodo non durò molto, e a furia di cure