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196 | piccoli eroi |
— Non è per me, è per Graziella, — disse Anna, — sarebbe peccato che la sua faccia rimanesse butterata; non posso permettere che rimanga qui a questo pericolo.
— Andate, — disse Carmela, — resterò io che sono brutta.
Anna non si fece ripetere due volte questa proposta, e rispose:
— È giusto; è inutile che stiamo qui tutti; tu sola basti; poi si tratta di tuo padre: ti raccomando di curarlo bene e guarda di non prender quel brutto male; anzi è meglio che tu ti faccia vaccinare.
Anna non s’avvicinò nemmeno al letto per salutare il marito, e assieme a Graziella, che quando aveva inteso parlare di vaiuolo non era più entrata in casa, andò a Portici, presso una vecchia parente.
Carmela rimase sola accanto al letto dell’ammalato, non dormendo nè giorno nè notte per assisterlo, e quando il dottore le diceva: