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Gli esami 11

sua madre e si fa un’opera buona, così anche vedrà la differenza che passa fra la villa fantastica che le ha descritta Elisa e la casa modesta dove andiamo ad abitare.

Elisa s’era fatta tutta rossa e diceva:

— Maria, ti prego, non farlo, lo racconterà alle compagne e rideranno di me.

— Sarà il tuo castigo, così imparerai a non esagerare le cose e a non farti credere più di quello che sei.

— Piuttosto invita l’Evelina, — disse Elisa.

— Ti pare? Essa è abituata a viver più riccamente di noi, ci dovremmo mettere in impegno e far delle spese, e poi non si troverebbe bene; invece per Angiolina non cambiamo nulla delle nostre abitudini e si troverà bene come una regina. Evelina sarebbe un disturbo inutile perchè non ho nessuna intenzione di fare degli inviti; riguardo ad Angiolina si fa una buona azione. Così uno di questi giorni andremo dalla signora Merli per invitarla.

— Chissà se sua madre la lascerà venire! — disse Elisa. — Sarei proprio contenta che non le desse il permesso.

In questa speranza si calmò, ma era sempre preoccupata dal dubbio che Angiolina accettasse, e quel pensiero le turbò la gioia d’aver terminati gli esami.