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174 piccoli eroi


— È la storia di Angiola, — saltò su Giannina.

Angiolina era tutta confusa, e disse: — È un tradimento, ma la storia non è terminata.

— Raccontaci il seguito, — disse Giannina.

— Ecco, — soggiunse Angela:


«Quella bambina, non meritava d’essere collocata fra le eroine, perchè ognuno al suo posto avrebbe fatto lo stesso; si trattava della sua mamma! ma è stata più fortunata di tante altre. Un giorno è capitata a casa sua una buona fata, la quale l’ha condotta in campagna, in mezzo agli alberi verdi, agli uccelli che la mattina la rallegrano coi loro canti, e nella compagnia di tanti bei bambini, con tanti divertimenti; davvero che quella fanciulla domanda sempre a sè stessa, perchè è stata tanto fortunata.»


Tutti le fecero festa, la signora Guerini la additò come esempio ai suoi figli, poi salutando Maria, disse:

— Sono proprio felice d’esser venuta in mezzo a fanciulli così buoni, vi assicuro che nell’uscire dalla vostra casa ci si sente migliori; vi supplico, non mancate domani alla nostra festa; abbiamo bisogno di buone fate come siete voi, a rivederci; anche voi, professore, ricordatevi.

Maria li accompagnò alla carrozza e stette coi fratelli sulla porta finchè li vide allontanarsi sulla strada maestra.