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Una piccola fata 169


dico, non volle andare alla scuola, e pregò una compagna che venisse a dirle la lezione che avevano fatta, così avrebbe potuto studiare restando in casa.

Quando venne il dottore trovò che il male era grave, c’era già un principio di risipola, poi la febbre era abbastanza alta.

Raccomandando alla donna il massimo riposo, ordinò una medicina da prendere ogni due ore, e disse che forse avrebbe dovuto fare un piccolo taglio alla mano, ma in ogni modo per parecchi giorni non c’era da pensare ad alzarsi.

La fanciulla si sentiva venire le lagrime agli occhi, vedendo la sua mamma ammalata più di quello che avrebbe immaginato; ma si fece coraggio e le disse:

— Tu stattene quieta, alla casa penserò io.

— Sì, ma il mio lavoro che il negoziante aspetta e che gli premeva tanto.... Chissà che cosa penserà di me!