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La famiglia Guerini 163


— Sei altrettanto modesto quanto coraggioso! — disse la signora che si era seduta, e indirizzato il discorso a Maria le fece molti complimenti dell’aver educato così bene quei ragazzi.

— Creda che non ci ho alcun merito, — disse Maria, — quando hanno una natura buona, riescono bene.

La signora parlò ad uno ad uno a tutti i ragazzi e chiese i loro nomi, poi presentò la sua figlia Elvira, che poteva avere l’età di Elisa, ma se ne stava silenziosa accanto alla mamma e non osava parlare.

— È molto timida, — disse la signora Guerini, — ma spero che farà amicizia colle bambine, come già vedo Alberto che fa coi ragazzi....

Infatti Alberto parlava con Carlo che avea interrotta la lezione e con Vittorio, poi osservava gli scarabocchi di Mario e si smascellava dalle risa vedendosi rappresentato sul punto di esser morso da un cane, scappando da una parte mentre Carlo scappava dall’altra.

Il professore s’era unito al crocchio dove c’era la signora Guerini, la quale diceva a Maria che avea appunto udito far i suoi elogi dal professore e da don Vincenzo, e invitava tutti ad una festa campestre, che dovea dare nel suo giardino il giorno dopo.

Maria disse che dopo la morte della mamma