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Le ricette di Maria | 147 |
Visto che andavano col professore, Maria non aveva più nulla a ridire, e i tre ragazzi tutti contenti, presero il cappello e s’avviarono assieme al Damiati.
Elisa rimase imbronciata, perchè anch’essa avrebbe desiderato andar a divertirsi; ma Maria volle che le fanciulle restassero in casa ad occuparsi; erano state a zonzo abbastanza nei giorni passati.
Infatti avevano da cucire della biancheria; da aggiustare i loro vestiti e da fare tante altre piccole cose trascurate durante la fiera.
Prima di tutto uscirono per andare a vedere una povera donna, una vicina di casa, che si era scottata gravemente un braccio. Quella stessa mattina aveva chiamato Maria, la quale con delle compresse inzuppate d’acqua fredda e con qualche goccia d’etere versata sulla ferita era riuscita a calmarne gli spasimi; ora andava a farle la fasciatura e portava con sè tutto l’occorrente. Essa desiderava che le sue sorelle assistessero a simili medicazioni, affinchè imparassero a fare altrettanto se si fosse presentata l’occasione.
Elisa aveva ribrezzo di tutte le piaghe, Giannina diventava pallida e quasi si sentiva mancare, ma dovevano avvezzarcisi per contentare Maria: la quale diceva sempre: