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Lettera di Angiola alla signora Merli 117


Carlo ed Elisa erano troppo distratti per poter far bene.

Mario mostrò un foglio di disegni che fecero rider tutti.

Rappresentavano il teatro delle scimmie, e le scimmie eravamo noi: Elisa che voleva imitare la signorina Guerini, Carlo il ragazzo Guerini, io la Maria, la Giannina volea imitar me; insomma tutti scimmie, e sopra scrisse: Impressioni della fiera.

Veramente nel programma non c’era un cómpito di disegno, ma si rise e glielo hanno passato per buono.

Mi sono dimenticata nella mia descrizione di parlarti di un ciarlatano che ci fece molto divertire, e siccome Vittorio lo descrisse nel suo componimento, così te lo mando perchè tu ti possa formare un’idea esatta del modo con cui abbiamo passato questi giorni. Addio, e un bel bacio.