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puto che in Africa c’era stato un combattimento con morti e feriti, ed egli era in pensiero pel fratello che da tanto tempo non mandava notizie; anche la mamma era inquieta e per calmarla le diceva che Francesco faceva sapere col mezzo d’Enrico che stava bene e li salutava.

Però quella vita cominciava ad esser troppo faticosa per lui, e quel dover tenere tutto chiuso in sè stesso, gli opprimeva il cuore, s’aggiunse che la malattia della mamma s’aggravò ed egli andava al villaggio coll’inquietudine di trovarla peggiorata, ritornando a casa la sera.

Un giorno ebbe come una scossa quando trovò una lettera del sindaco che avea delle comunicazioni da fare alla sua mamma. Non disse nulla e andò tutto solo a sentire la ragione di quella chiamata.

Quando il sindaco gli disse che l’aveva fatto chiamare per dirgli che suo fratello era morto a Dogali combattendo contro Ras Alula, egli non volea credere e stette