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le lavoratrici della casa 65


Ora il mondo è mutato, si vive più esteriormente che internamente, e va sparendo il culto della casa e della famiglia, mentre i sentimenti egoistici regnano sovrani; le domestiche sono le vere zingare della società, passano da una casa all’altra colla massima indifferenza, sempre seguendo il miraggio di guadagnare di più lavorando meno; imbevute di false idee di uguaglianza sociale, scimmiottano le loro signore e spadroneggiano nelle case, invece di custodirle e tenerle ordinate e pulite; e viceversa le signore sono indifferenti, e non si affezionano a ragazze che sanno esser nella loro casa soltanto di passaggio, e che da un giorno all’altro se ne possono andare senza una ragione plausibile, senza pensare che a furia di mutare ambiente è molto facile che nessuno abbia più fiducia nella loro opera; sicchè talvolta finiscono nella miseria, imprecando all’ingiustizia del mon-

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