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vi alle lettrici

Non so se la trasformazione della casa e della donna sarà un bene o un male, ma è una necessità; e chi non sa piegarsi e modificarsi secondo l’ambiente, muore intristito come il fiore che si piega sullo stelo, quando tutto intorno a lui risorge al soffio vivificante della primavera.

In questi ultimi tempi ho molto studiato il nuovo ambiente che si è andato formando; e quasi una luce nuova ha rischiarato il mio spirito.

Ho veduto la donna del popolo accasciata sotto il peso d’un lavoro superiore alle sue forze, retribuito in modo che le impedisce appena di morire di fame, invecchiata e sciupata prima del tempo, abbandonata il giorno che le sue stanche membra si rifiutano ad un lavoro proficuo.

Ho veduto la donna borghese, se priva di danaro per comperare un marito, intristire fra le pareti domestiche senza la consolazione d’un lavoro che la occupi e la renda indipendente, avvizzire come una pianta priva di luce, oppure divenir acre e ribelle all’ingiustizia che l’opprime; e mi sono persuasa che col progresso dei tempi,