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III.
La donna nelle officine.
Dovunque è penetrata la civiltà e specialmente dove l’abbondanza d’acqua costituisce una forza da poter utilizzare per l’industria, si sono visti sorgere come per incanto, vasti fabbricati con lunghi fumaioli volti al cielo, con tettoie immense e vaste stanze ingombre di macchine, di utensili, di ruote e puleggie, tutto un organismo messo in movimento da forze potenti; veri tempi del lavoro dove ogni giorno entrano a frotte gli operai uomini e donne che la sera ritornano alle loro case per riposarsi di un lavoro destinato a spargersi per il mondo per sopperire ai