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36 | le lavoratrici della terra |
vere qualche mese dell’anno nelle loro terre, mettersi al contatto coi loro contadini invece di lasciarli morire di fame, sfruttati come sono da avidi intermediarii e rovinati dall’usura.
Come si troverebbero compensati se invece di sciupare il denaro e le energie vivendo sempre fra i passatempi delle grandi città, si adoperassero a beneficio dei loro possedimenti e a migliorare la sorte, dei loro contadini!
Quando esco dall’Italia, e vedo come sono tenute le case rurali dei paesi vicini, mi sento arrossire dalla vergogna pensando in che miseri tuguri vivono le famiglie dei nostri contadini, dove entrando si sente un tanfo che ci toglie il respiro, e compiango i poveri esseri condannati a passarvi la vita, oppure a trascorrere le lunghe serale d’inverno nell’aria poco respirabile delle stalle, mentre a pochi passi, quando si entra nella vicina Svizzera, si vedono subito