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XVI.
La donna nelle opere sociali.
Colla rinnovata coscienza sociale, nei circoli femminili venne espresso il voto che anche la donna dovesse dedicare almeno un anno della sua vita alla patria e questo voto fu espresso e approvato nel Congresso femminile del 1914 a Roma.
La donna che esercita una professione, che copre un impiego, quella che lavora nei laboratori o nelle officine, è soggetta già ad una disciplina e raddoppiando la sua operosità e la sua energia, potrà nei momenti difficili, essere utile alla società senza bisogno d’istruzione o di esercizio.