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la musica e il teatro | 167 |
meno armonioso da uno strumento, bisogna che l’artista sappia immedesimarsi in quello come se formassero una cosa sola, e abbia tanta potenza animatrice da dar vita ai suoni che colla sua arte ne ricava.
Chi riesce a far parlare uno strumento, è certo che, oltre all’avere una mente atta a comprendere e a interpretare il linguaggio dei suoni, deve essersi dedicato intensamente al suo strumento al punto da renderlo pieghevole e ubbidiente ai suoi cenni come uno schiavo. Certo specialmente oggidì che la musica è diventata una scienza, si possono contare molti concertisti che riescono colla loro abilità di esecutori, a guadagnare abbastanza per vivere indipendenti ed essere applauditi.
Però la carriera che è il miraggio delle fantasie giovanili, il paese incantato dei sogni, la meta che ognuno vorrebbe toccare, è il teatro.
Non credo che vi sia donna, per quanto,