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la donna nelle matematiche. 125


ranno tali che invoglieranno gli altri a dar loro delle commissioni.

Forse allora sorgeranno nelle nostre città degli edifici che avranno una nota nuova e nella nostra campagna si vedranno dei villini eleganti con un’impronta di grazia e di gusti speciali, dovuti alla fantasia femminile, e sarà tanto di guadagnato almeno dal lato della varietà.

L’architettura è un’arte ornamentale che potrà benissimo andar d’accordo coll’ingegno femminile. Chi sa trovare nuove foggie per adornare le proprie vesti e nuove eleganze per la propria persona, non si troverà imbarazzato per trovarne onde adornare ville e palazzi.

Anche nelle altre vie aperte dalle scienze matematiche, la donna potrà trovare campo fecondo per esercitare la sua operosità, e speriamo che non le accada quello che è avvenuto alla sola donna ingegnere che visse in Francia nel secolo XVII, di