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la donna nelle matematiche. 123


dove i difetti si presentano all’occhio a prima vista, e dove si è sicure di trovare un pubblico più avverso che indulgente ai primi passi fatti in una nuova carriera.

Gli errori dei medici, e per conseguenza delle medichesse, vengono sepolti da un po’ di terra, invece quelli degli architetti sono esposti alla luce del sole e tutti possono criticarli e deriderli; e forse quelle inesperienze che si perdonerebbero ad un architetto novellino, troverebbero un pubblico spietato trattandosi d’una donna.

Non basta che sia calcolata un essere debole, con lei si è più esigenti e più severi.

Però non so fino a che punto la donna ingegnere potrebbe riuscire nelle opere grandiose, monumentali, negli acquedotti, nelle gallerie, negli edifizi colossali e in tutte quelle opere dove nuovi giganti bisogna combattere colla forza più potente della natura per riuscir vincitori.

Ma nella fabbrica delle case, delle ville,