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dere e certe moine, che sarebbe stato difficile negarle qualche cosa.

Però il suo carattere era molto volubile, andava a scatti, aveva dei subiti entusiasmi per delle cose e delle persone che sparivano colla stessa facilità con cui erano sorte, era buona, ma non sapea esserlo interamente e costantemente, e ciò le guastava la reputazione, il suo pensiero costante era di fuggire la noia per cui era sempre in moto come un uccello irrequieto.

Dev’essere stato un momento di noia quello che la fece pensare a me, in ogni modo io non poteva lagnarmi della vita che facevo, soltanto mi annoiava la continua esposizione che facea della mia persona.

Quando penso a quel tempo mi pare d’aver vissuto come in uno stato febbrile, era la febbre dei divertimenti, dei viaggi, della società.