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Erano due punti luminosi nell’oscurità della mia esistenza e finchè erano là a consolarmi non mi sentivo affatto sola.

Tutte le mie compagne lasciavano ad una ad una il collegio ed io le vedevo passeggiare cento volte più belle nelle loro vesti eleganti, ma mi restavano i miei fidi occhi eloquenti e non le invidiavo.

Un giorno quei begli occhi vennero a me tutti lagrimosi.

— Coraggio, Ilda, — mi disse, — bisogna lasciarci.

Sentii una stilettata al cuore.

— Come! — gridai, — tu esci? che sarà di me?

— Il babbo lo vuole, — rispose, e sentii le due braccia morbide stringersi intorno al mio collo e la voce soave che diceva: — Coraggio! Verrà quel giorno anche per te.

Anche per me! Ma in che modo sarebbe