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un no alle due prime domande, il verdetto d’assoluzione pronunciato nella sala fu accolto con un applauso fragoroso, e l’accusata all’uscire fu quasi portata in trionfo.

Ecco finito anche un processo di cui si è parlato forse un po’ troppo; ora mi domando che cosa farà la baronessa Sanvitale che pare guarisca della ferita dopo tutta la pubblicità che s’è fatta delle sue gesta?

Che cosa ne penserà il marito? Davvero non posso che deplorare la facilità con cui al giorno d’oggi si rivelano certi fatti che dovrebbero rimanere nascosti, e la curiosità malsana che hanno le signore d’assistere a certi processi che non sono certo una scuola di moralità.

All’avvocato Enrico Anselmi.

«Mi pare ancora un sogno d’essere uscita dalla mia triste prigione e poter in grazia