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Milano,20 novembre 1850.

Non si parla d’altro a Milano che del processo Manfredi, di cui vi tenni parola nella mia ultima corrispondenza. Ieri ebbero principio i dibattimenti; la sala era affollata, vi predominavano le signore della miglior società, era il pubblico delle grandi occasioni, pareva d’assistere ad una prima rappresentazione aspettata da tanto tempo.

L’imputata, la contessa Manfredi, è una bella signora di circa trent’anni dal portamento fiero e dallo sguardo penetrante. Veste con perfetta eleganza, e durante la seduta di ieri ebbe un contegno calmo e dignitoso, quale si conveniva ad una signora della migliore società. Fra gli avvocati viene notato l’avvocato Anselmi, un vecchio dall’aspetto venerando, un antico campione del foro che ritiratosi da qualche tempo dalla vita attiva